mi lasciano inquieto,
respirando a fatica
cestino il desueto,
raccolgo un momento
lo vivo, lo sento,
ma resto sgomento,
attonito, spento,
in angoli chiuso
dei tuoi occhi e muto
ti fisso, come sospeso,
col mio cuore acceso.
Strappo tutto,
immagini e suoni
tutto il mio brutto,
perché tu perdoni
un ricordo ch'è male,
sulla ferita il sale,
brucia il dolore
nell'anima e cuore
d'un uomo deciso
ad alzarti il viso,
per amarti una vita
dolcemente infinita.
© copyright 2010 Matteo Cotugno