lunedì 29 aprile 2019

Speranza




Un vuoto
è il senso del nulla
- odio pensarmi così
eppure va bene
nel male che fa -
va bene far finta
che non ci sia
ma la vita è mia
e la notte lontana
aspetta fuori
nella tramontana
di una speranza.

Un vuoto
non si riempie
non si colma
- ecco cosa spinge
ad essere arditi:
la consapevolezza
di un’illusione
che ti rende felice
appena appena
quel tanto
per amarti
e farti canto.

Matteo Cotugno
22-12-2015

inedita – diritti riservati


foto reperita dal web


mercoledì 6 marzo 2019

E non c'era fine




Era inverno l'idea di te,
quasi un apparire di brina
a far male dentro,
siderale come luna
nel distacco da qui,
dove ho raccolto le mani
per riscaldarle al suono
del cuore.

Era inverno e non finiva,
la luce sempre accesa
da una finestra persa,
quei filari dimessi
a contarmi i passi
fino a te,
e non c’era fine.

Era inverno il tuo viso,
un bagliore di neve
sul ciglio di luna,
un brillare di ghiaccio
soffuso dal tuo sguardo
sospeso nella notte,
fino a me,
e non c’era fine.



Matteo Cotugno
07-11-2017
inedita – diritti riservati


venerdì 4 gennaio 2019

Don Chisciotte e la censura



- Orsù Sancho! presto in piedi!
che la pugna si fa dura
giornalista è lo vedi?
usa l’arma di censura
per tacer chi non gli piace
perché scrive e più non tace
il dolore della gente
che sul letto è sofferente!

- Oh mio Sire, ma è sicuro?
il suo gruppo è dedicato
proprio a chi dentro al suo muro
la poesia ha creato!

- Sancho, certo è paradosso
un nemico strampalato
che dal gruppo ha rimosso
proprio chi ha dedicato
le sue rime alla divina
di poesia in dolor regina!
Costui proprio non è degno
della spada il mio segno!
Additarlo al mondo intero
voglio solo e ne vo fiero
per averlo risparmiato
coi miei versi umiliato.

dedicato di cuore al signor censore …. viva la libertà di espressione e di poesia!

© copyright 2010 Matteo Cotugno “PoesiAnima”
dal mio gruppo di poesia - PoesiAnima

Don Chisciotte contro i defecatori di parole


- Orsù Sancho pronto sono
per la pugna e non perdono
dei nemici sommi e forti
or l’ardor ne trae le sorti
adopran parole sconce e oscene
la propria vita non gli appartiene
tanto son atti a fare uso
di droghe, alcol e altro abuso.

- Oh mio signor, la scongiuro
tal poeti han piglio duro
le forze tue annienteranno
il tuo morale sviliranno!

- Giammai, costor non son poeti
usan parole a mo di peti
in cuor io reco grave offesa
la donna spesso han vilipesa
seppur colei il corpo vende
non s’azzardi chi la offende
appellandola con strale
com la femmina del maiale.

- Or la mia ira si fa funesta
aspettatevi tempesta.
Oh mia Dulcinea, mia dama
qui la pugna non è per fama
ma per difendere la mente
dal concetto ormai indecente
che la poesia è sì più vera
se la parola si fa più nera
blasfema, sporca e pure sciatta
per tutta l’arte una disfatta!

Viva la poesia!


Matteo Cotugno
05-02-2010
© copyright 2010 “PoesiAnima”