Scrivo
ancora,
un fluire
di parole si sversano
sul
ciglio del cuore,
un
baratro le attende, inutili
ultime
ancore per farti restare,
quando
anche l’orgoglio finisce
nell’angolo
più nascosto
a far
compagnia alle lacrime
che non
hai mai visto.
Scrivo
ancora,
sospeso
nel limbo
in cui mi
sono lasciato
andare da
tempo,
non ho
che uno stanco
involontario
moto
a
rendermi conscio
di quanto
importante eri
e del mio
vuoto.
Matteo Cotugno
03-03-2013
inedita – diritti riservati
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