Sono nulla
questo bianco un baratro
e non dovrei temerlo...
con le parole
posso tentare una fune
e calarmici piano,
fino a immergere il mio respiro
nel bianco del foglio,
pian piano
senza soffrire,
potrei sparire
senza ravvedermi,
riavermi e poi ridiscendere,
laddove non precipito
forse mi salvo,
mimetizzato nel candore
di cose non ancora scritte,
stelle salvifiche
del mio disfarmi,
maledetta gravina
del cuore.
Matteo Cotugno
05-06-2014
inedita
– diritti riservati
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