E siamo
nati uguali
ma cresciamo diversi,
la società ci divarica
ci forza e una forbice
ci allontana
e chi va in bici
chi in Maserati
chi va a piedi
chi col jet
siamo sempre più lontani
e le idee
ancora più distanti
disembricano anche i fratelli
nati uguali
stessi capelli
ma paralleli diversi:
il lavoro è più su che giù
e si va al nord del nord del nord
che si fa il giro e si torna giù,
e nel viaggio… ci disconosciamo,
e diamo la colpa al governo
alla politica
a chi comanda
…ma anche a chi ce li manda!
E torniamo uguali
solo nel gridare
quel sangue di piazza
sotto una pioggia
di sfollagente
sfumati dai lacrimogeni.
Matteo Cotugno
10-05-2014
inedita – diritti riservati
poesia finalista al Premio di poesia Alessandro Tassoni 2014 - Modena
in foto recitazione al reading presso Teatro San Carlo di Modena
recitata
ma cresciamo diversi,
la società ci divarica
ci forza e una forbice
ci allontana
e chi va in bici
chi in Maserati
chi va a piedi
chi col jet
siamo sempre più lontani
e le idee
ancora più distanti
disembricano anche i fratelli
nati uguali
stessi capelli
ma paralleli diversi:
il lavoro è più su che giù
e si va al nord del nord del nord
che si fa il giro e si torna giù,
e nel viaggio… ci disconosciamo,
e diamo la colpa al governo
alla politica
a chi comanda
…ma anche a chi ce li manda!
E torniamo uguali
solo nel gridare
quel sangue di piazza
sotto una pioggia
di sfollagente
sfumati dai lacrimogeni.
Matteo Cotugno
10-05-2014
inedita – diritti riservati
poesia finalista al Premio di poesia Alessandro Tassoni 2014 - Modena
in foto recitazione al reading presso Teatro San Carlo di Modena
recitata
Poesia finalista al premio Tassoni - Modena - 2014
RispondiEliminaBellissime e profonde parole in un'interpretazione commovente; un meritatissimo premio.
RispondiEliminaBRAVO, tanti complimenti. Ciao. Rosy Pozzi