Sei ancora via,
vano cercare
il tuo passaggio...
sei via
e sostenere ogni
lettera
di ciò che scrivo
è arduo,
la puntello di ricordi,
di sogni fatti insieme
ma stentano a stare qui
per formare parole
di speranza...
barcollano sempre più
come ubriache
sbattute fuori dal bar
e si ritrovano a terra,
è lì che le cerco,
guardandole come orme
della tua assenza,
le raccolgo ancora
fra le note di un clarino
assonnato e le insegne
fumose della notte
che dileguano la città,
le prendo una ad una
come le ore perse
ad aspettarti arrivare
da quel tuo lungo
vagare, inarrestabile
moto
di luna.
Matteo Cotugno
inedita – diritti riservati
23-10-2014
Le parole diventano personaggi del tuo incantesimo..
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