Un "Padre
Nostro"
perché sei padre mio
viso del tuo viso
pelle e cuore del tuo,
la tua mano nella mia
piccola e ora grande
nella tua
ancora trepida e
curiosa
mentre a occhi chiusi
sogni
chissà quali lunghe
strade
scese, salite e
ridiscese
come dai monti in cui
sei nato
ai passi brevi di un
saluto
che appresti a darmi
con la mano
ancora nella mia quasi
stretta
per farti sentire
sempre padre mio
e figlio io, figlio
tuo.
al mio babbo che mi ha
lasciato 3 anni fa
Matteo Cotugno
14-02-2015
diritti riservati
Nessun commento:
Posta un commento