Le gocce muovono lenti
minuti tramontati di
noia,
la vista si rapprende
sui vetri,
scivola sul lucido
svanito
vapore di vicinanza,
sono vivo appena
per vedermi riflesso
ma resto immobile,
è solo il ritmo della
pioggia
a tamburellarmi dentro
parole che non vengono
parole che non scrivo,
penso a te
e non riesco a
ricordare
chi ero ieri,
il tuo sorriso fra le
mani,
la serenità di un
abbraccio,
la tenerezza di un
bacio.
Matteo Cotugno
22-02-2015
inedita – diritti riservati
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