Un tornare sui passi
una pressa che stride
fremendo la vita
fossi rimasto a casa
sbollentato dalla
caffettiera esplosa
tamponato sulla
tangenziale
fossi rimasto a casa
affamato dall’affitto
umiliato dalla fila
interinale
interminabilmente ferma
fossi rimasto a casa
bloccato dai tuoi baci
come se fosse l’ultima
volta
che mi salutavi
non sarei rimasto così
scollato
sotto questo torchio
storpio
inadeguato
precario
mio gemello.
Matteo Cotugno
19-02-2013
inedita
dedico questa composizione a tutti i
giovani che da anni sono costretti a fare dei lavori interinali e in quanto
tali sottoposti a maggiori rischi sul lavoro… spesso si approfitta di questi
ragazzi per mandarli allo sbaraglio a fare dei lavori anche pericolosi con
macchine inadeguatamente controllate… ringraziamo chi ha promesso un milione di
posti di lavoro e si vanta di averli ottenuti con la legge Biagi sul lavoro
interinale, una intera generazione di giovani senza futuro lavorativo,
costretti a ricorrere ai genitori come garanti (i più fortunati) per poter
avere un prestito anche piccolissimo… umiliati e ridicolizzati dalla precarietà
di un lavoro che dovrebbe essere un diritto.
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