mercoledì 11 marzo 2015

Dispersa


a Roberta Ragusa

Vorrei superare d’incanto
la dimensione del non essere
per gridarlo a tutti:
non ci sono più
e i pezzi sono sparsi
nella terra di nessuno
sotto coltri di rifiuti
e di menzogne
di facce toste e tradimenti
di ipocrisie e malvagità

non ci sono più
nell’inutile violenza
del tempo passato,
sopravvissuta
resta l’anima che urla invano,
la carne svanita nel nulla
e con lei l’accusa
di avermi uccisa
da chi fingeva amore
ma invece odiava

non ci sono più
e resterò tale
dispersa
inesistente
in un mondo in cui
conta la carne
e solo quella
tradita dalla mia
che non c’è più
e non ha giustizia.


Matteo Cotugno
07-03-2015
inedita – diritti riservati



martedì 10 marzo 2015

Parlerai di lui


Parlerai di lui senza le parole
smarrite nella landa di un saluto,
quasi un abbraccio lasciato al vento
e il non presente disegna il suono
così, d’incanto il suo nome
ritorna a farsi luce delle tue ombre
- lasciarsi trasportare dall’oblio
è una corsa senza fine quando ami,
resti piegata sulle ginocchia,
senza fiato, sconfitta ad aspettare -.

Parlerai di lui senza la tua voce
spezzata dal riflesso di un incontro
durato il profondo ch’è rimasto
fra le mani distese ancora alla ricerca
di ciò ch’è stato e adesso basta,
- finisce anche il cielo se non vedi
o abbassi gli occhi e cerchi ancora
il salto fatto assieme in quel buio
che appartiene ora solo a te -.


Matteo Cotugno
10-03-2015

inedita – diritti riservati