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giovedì 2 agosto 2018

Stella Maris




Lì nel cuore della notte
è tutto un rifare di pensieri
sconnessi da mettere a posto,
un milione di dubbi
e di affanni da risolvere
ma sai che solo le macchine possono,
quei numeri sballati restano tali…
non scendono,
i buchi nelle braccia non bastano
o forse sono sbagliati…
e vorresti mangiare
non solo bere in quel terrore
di ritrovarti sofferente
e non sapere il perché.

Lì nel cuore della notte
è tutto un farsi e disfarsi di nuvole
pronte al mattino
a levarsi dalla pineta,
scorrendo su per le colline
per affrontare in cielo
quella speranza
agognata come illusione,
quella speranza
di un incubo che passa,
quella speranza
...come mare aperto
con la “Stella Maris”
che ti ha salvato.


Matteo Cotugno
29-08-2017
11-07-2018
inedita – diritti riservati





mercoledì 1 agosto 2018

Abbraccio al padre




A malapena questa vita mi contiene,
espanderei fino a te ogni cosa
pur di raggiungerti e guardarti ancora
un'ultima volta, padre,
che la vita ti ha lasciato andare
troppo presto per ogni saluto.
A malapena questa vita mi contiene
coi suoi problemi che diventano miei,
come fossi l'unico rimedio
e forse poco a poco
lo capirà anche lei
e mi lascerà stare,
mi lascerà passare
sopra ogni ricordo,
carezza di figlio
sul corpo tremante
di chi non ce la faceva più
e si è arreso,
così si arrenderà anche lei
al mio tempo di disfatte
e di conquiste sudate,
passandomi sopra
nuvole di esistenza,
ponte immaginifico
di un abbraccio al padre
fino alla fine dei sensi.

Matteo Cotugno
13-02-2018
inedita - diritti riservati             






mercoledì 6 maggio 2015

Padre mio


Un "Padre Nostro"
perché sei padre mio
viso del tuo viso
pelle e cuore del tuo,
la tua mano nella mia
piccola e ora grande nella tua
ancora trepida e curiosa
mentre a occhi chiusi sogni
chissà quali lunghe strade
scese, salite e ridiscese
come dai monti in cui sei nato
ai passi brevi di un saluto
che appresti a darmi con la mano
ancora nella mia quasi stretta
per farti sentire sempre padre mio
e figlio io, figlio tuo.

al mio babbo che mi ha lasciato 3 anni fa


Matteo Cotugno
14-02-2015
diritti riservati



sabato 4 aprile 2015

Chi sei? Tu Uomo



Chi sei
ora che il sangue trasforma il viso
e lo sguardo non riconosco?

Chi sei
con quell'andare lento sul monte
e il piegarti sulle ginocchia erose?

Chi sei
adesso che la tua lingua è livida
e non comprendo più cosa dici?

Chi sei
così circondato di odio
da vederti appena?

Chi sei
svestito di ogni cosa
senza provare vergogna
e senza suscitarla agli occhi?

Chi sei
tu Uomo
per fare tutto questo
solo per ricordarmi
che anch'io lo sono?


Matteo Cotugno
05-04-2015

in foto "Compianto su Cristo Morto" di Guido Mazzoni
terracotta - 1477/79
Modena, Chiesa di San Giovanni Battista


giovedì 20 dicembre 2012

Il Natale che vorrei



Il Natale che vorrei
è un giorno di paure sventate,
un giorno di pallottole spuntate.

Il Natale che vorrei
è un giorno di femminicidi mancati
e di stalkers arrestati.

Il Natale che vorrei
è un giorno senza povertà,
un giorno di vera umanità.

Il Natale che vorrei
è un giorno di bambini sorridenti,
di bambini mai di fame tremanti.

Il Natale che vorrei
è un giorno di conflitti abortiti,
un giorno di “falchi” azzittiti.

Il Natale che vorrei
è un giorno di stipendi pagati,
di feriti e di malati risanati.

Il Natale che vorrei
è un giorno senza incidenti mortali,
un giorno senza catastrofi naturali.

Il Natale che vorrei
è un giorno di politici assennati
e di governanti non pregiudicati.

Il Natale che vorrei
è un giorno di lavoro onesto
che ai giovani arrivi presto!

Il Natale che vorrei
è un giorno senza inutili rimpianti,
un giorno privo di sogni infranti.

Il Natale che vorrei
è un giorno senza bugie e furbizie,
senza frivole malizie.

Il Natale che vorrei
è un giorno senza stupide parole
dette solo per ingannare il cuore.

Il Natale che vorrei
è un giorno che non sia solo uno
e valga per tutti gli altri senza escludere nessuno.

questo è il Natale che vorrei…

Matteo Cotugno
inedita – diritti riservati
18-12-2012

martedì 16 ottobre 2012

Requies (a mio padre)



Ossa con ossa
è il riposo nel buio
marcio di terra
e mesto svanisce il nome
nel barlume di vita
di un lumino nella notte.

Strano il respiro silente
dello sguardo alla montagna
che saluta dal muro,
strano, come esserci nato
senza mai ritorno
per finire qui

con chi t’ha amato
più di lei, severa madre
incupita sul mare
nell’abbraccio del cielo
che non ti ha mai donato
se non adesso
che vivi in me.

Matteo Cotugno
29-08-2012
inedita – tutti i diritti riservati

in foto un particolare di un'opera della bravissima artista Aurora Cubicciotti ... che ringrazio


sabato 13 ottobre 2012

Loreto


Il quietarsi dalla lunga pena
raggiunge ogni riva,
seppur oceano di dolore,
l’onda serena è perpetua,
inarrestabile arriva
a lenirti ogni lacrima,
caritatevole amica
di viaggi di speranza,
sui marmi
lisciati dalle mani
e dalle ginocchia
il profumo del silenzio
che sa d’incenso
e di perdono aleggia,
come una preghiera
riversa dagli occhi
di una dolce
Madre.

Matteo Cotugno
05-10-2012
inedita – diritti riservati

mercoledì 10 ottobre 2012

Libero è l'uomo



Libero è l’uomo che libero pensa
con gioia amando ciò che lo circonda
svincolato dal cielo e dalla terra
che tanto opprimono con le catene
inchiodandolo a dogmi indimostrabili
e a passioni che ottundono la mente.

Libero è l’uomo cosciente di sé
che fa del cuore l’arma più grande
di tolleranza e carità virtù
perché il prossimo non è mai nemico
se il rispetto diventa una missione
e la libertà meta di conquista.

Matteo Cotugno
08-10-2012
inedita – diritti riservati

domenica 10 giugno 2012

Segui Me


Vieni con Me,
ti farò vedere i vivi sentieri
in una città distrutta,
il sorriso dell’uomo
fra le macerie nauseanti,
la luce del sole
nella polvere dei crolli,
la forza d’animo
nel riconoscere i cari,
seguiMi
e ti accorgerai
che è più difficile
perderti nel terrore
delle disgrazie umane
se sei con Me….

Matteo Cotugno
settembre 1985
© copyright 2010 “PoesiAnima”



venerdì 4 maggio 2012

Perdono



Perdono,
le labbra a fatica concedono
d’un uomo ferito
nel cuore, nell’anima.

Perdono,
un lungo cammino
difficile il dono
più facile il rifiuto.

Perdono,
non è uno scambio
non si negozia
tradisci il cuore.

Perdono,
si sembra più fragili
ma è l’opposto
si chiude col passato.

Perdono,
a chi serve?
sempre a chi lo dona
quasi mai a chi lo riceve.

Pietro chiese a Gesù:
quante volte si perdona?
settanta volte sette
la Sua risposta…
non c’è amore senza perdono.

Matteo Cotugno
inedita - tutti i diritti riservati
05-02-2011

venerdì 6 aprile 2012

Abbracciami



Ora abbracciami
in questo smarrirsi di lacrime
sorprendimi
sul cammino dei versi,
rendili preghiera e falla tua,
perché è per te che scrivo
ora,
solo per te
che m'insegnasti la parola
e la sua forza.

Matteo Cotugno
inedita - diritti riservati
22-02-12

in foto particolare di un'opera su gentile concessione della mirabile artista Aurora Cubicciotti 

lunedì 12 marzo 2012

Le Tue lacrime



Le Tue lacrime 
sono troppo preziose per me
raccoglierle un sacrilegio

sorridi invece

il Tuo sorriso 
non mi condanna
all'oltraggio

mi nutre l'Anima
e dà un senso 
alla mia vita.



Matteo Cotugno
© copyright 2010 “PoesiAnima”

foto di mia proprietà: Grotta votiva Parco Sigurtà

sabato 11 febbraio 2012

Gesù



Appeso da tempo
al suo legno pesante,
lo sguardo si è spento
basso sul monte,
raggrumato nel sangue
che monda i peccati.

Le braccia hanno ceduto
nelle spalle ormai slogate,
soffoca nel dolore,
e non riesce a gridare,
e non riesce a guardare,
se non questa terra
nella quale è nato
senza essere rispettato.

Il Suo dolore più grande
non riuscire in quest’istante
a sollevare in alto il viso
verso Chi per Lui ha deciso.

Ormai disperato,
una luce sul Suo volto
riverbera un giallo antico,
squarciando i blu della notte,
in cui muore immerso.

Nel silenzio
la pietas divina
ci salva.


21-04-2010
© copyright 2010 Matteo Cotugno “PoesiAnima”
tratta dal mio libro PoesiAnima (Selezione Premio Poesia Alessandro Tassoni 2011)

la foto della tela è su gentile concessione del poeta, pittore, prof. Sandro Pipino

martedì 20 dicembre 2011

Un bimbo è nato




Vagito schiarisce il gelo
velo di nero ammansito,
fiato, calore donato,
è un bimbo, un bimbo è nato!
cullato solo nel fieno,
ameno cielo stellato
luce negli uomini accorsi
da mille lunghi percorsi.

E’ un bimbo, un bimbo è nato
sorriso del mondo, atteso,
esteso sul puro viso,
amato da tutto il creato
speranza di ogni uomo
perdono di ogni mancanza,
abbraccia lutti e dolori
donando pace ai cuori.

Matteo Cotugno
inedita – diritti riservati
12-12-2011


sabato 17 dicembre 2011

Le Tue mani



Piccole mani, stanotte
vivaci neonate
stringono cuori
accorsi seguendo
misteriosa Luce
da ogni dove,
infondendo letizia
e gioia d’amore.

Piccole mani, domani
lasceranno i giochi
e l’arte del legno
per diffondere il Verbo
di Chi giunse a noi
per insegnarci ad amare
anche chi ci odia
senza condizioni.

Grandi mani, ora
accogliete chiodi
di cecità umana
venduta per denaro,
mondate peccati
aprendo cuori
al perdono del Padre
in sacrificio di vita.


Matteo Cotugno
inedita - diritti riservati

giovedì 8 dicembre 2011

Maria



Sulle ginocchia non so stare,
mi vergogno e lo sguardo
abbasso, non son degno
di sfiorare gli azzurri
che ti vestono, Maria,
siedo distante intimorito
dalla purezza in cui immersa
mi guardi pietosa e sai,
sai che pregherò mendicando
di donarmi un sorriso
da indossare sempre
per chi soffre senza luce,
sai che tornerò ogni giorno
a donarti le lacrime
strappate al mio mal di vivere
per rendermi credibile,
sai che ruberò le ore
al mio stupido tempo
per cercarTi sempre
e smarrirmi in Te.

Matteo Cotugno
Tutti i diritti riservati





VIDEOPOESIA recitata dall'attore Claudio Crose



sabato 19 novembre 2011

Il mio angelo


Un tormento sfida gli abissi
e risale a convincersi
che non tutto è finito,
non tutto è perso,
il suo grido strappa il vuoto
e freme nello scoprire le stelle,
respira speranza nelle vertigini di cielo
cui si aggrappa pronunciando il tuo nome,
mio angelo,
conosci di me solo le spalle
e il mio pianto.


18-11-2011
Matteo Cotugno
Inedita – diritti riservati


sabato 24 settembre 2011

Delusione



Assente al mio appuntamento,
giro spaesato nella piazza
cercandoti ancora e ancora,
tra mille volti in cammino
fra tanti cuori frettolosi,
e nessuno si accorge
che fermo davanti Sant’Agostino,
mi luccicano gli occhi
di delusione immensa.

Mi stringo nel cappotto
ma tremo in me lo stesso,
ed entro timido in chiesa
a cercare il divino Compianto,
deposto fra le pie donne
a porgli i mille quesiti
che mi squarciano l’Anima,
consapevole come sempre
di non ottenerne risposte.

Avverto il profumo di cera
invadere ogni ragione
e rapito, guardo lo strazio
d’un Uomo morente,
disteso inerme fra noi
a respirare il sangue
dei nostri peccati ameni,
e confronto le mie pene alle Sue
vergognandomi infinitamente.

© copyright 2010 Matteo Cotugno
dal mio libro "PoesiAnima" (Selezione Premio Poesia Alessandro Tassoni 2011)

nella foto: compianto in terracotta di Antonio Begarelli 1524-26 chiesa di
Sant'Agostino.


questa poesia è stata esposta nella mia personale "Silloge per il Museo"  settembre 2010 presso il Palazzo dei Musei di Modena