Alda Merini











per festeggiare l'anniversario della sua nascita e la Giornata Mondiale della Poesia abbiamo pubblicato con 141 Autori un ebook gratuito on line con poesie a lei dedicate e a tema sociale...  Alda nel cuore 2013




















 
































Come il poeta (di Alda Merini)

Come il poeta che si deprecava
di avere alle ginocchia una fontana
e non poterla cogliere nel sogno,
così mi lamentai dei desideri.

Che infamia non potersi ripiegare
e raccogliere in due la palla rossa,
che infamia, mio ragazzo, che pur quella
Venere ardita mi buttò tra i piedi.

da Ballate non pagate





Angeli

Angeli,
che avete bisogno del suono,
angeli,
che non vi pentite.
Angeli,
che siete l'invidia e il desiderio dell'uomo.
Potesse l'uomo avere una sola delle vostre ali
per uccidersi di vero amore.

da Poesie religiose di Alda Merini
in foto La Canzone degli Angeli, William-Adolphe Bouguereau, 1881






Risultato impreciso

Per capire il segreto
di un cuore maledetto
certo
non occorre un bel canto
né un canto funerario
né un canto di alleluia;
la menzogna è sospetta,
amica prediletta,
tu ti trovi in un canto
ai piedi del tuo letto.

da Un’anima indocile







A Barbara (Alda Merini)



La vita è grama e deludente assai…

Ho una placida figlia

con gli occhi azzurri ed i capelli d’oro

che mi sta, cuore mio, sempre lontana,

e ha le mani fanciulle

e il volto bello pieno di ironiae mi vuol tanto bene

come soltanto se ne vuole a un Dio;

questa fanciulla bella che nei liti

remoti è dell’Italia

a me pensa talvolta e mi sorride

unica stella dentro la tempesta.



(da “Destinati a morire”)






Alda Merini:
 “La vita non ha senso, anzi è la vita che ci dà un senso, sempre che noi la lasciamo parlare, perché prima dei poeti parla la vita, dobbiamo ascoltarla la vita”.

Pensa che la mente di un poeta sia più vulnerabile di quella delle altre persone?

“il poeta soffre molto di più, però ha una dignità che… non si difende neanche alle volte, è bello accettare anche il male, una delle prerogative del poeta, e che è anche stata la mia, è di non discutere mai da che parte venisse il male, l’ho accettato ed è diventato un vestito incandescente, è diventato poesia, ecco… il cambiamento della materia che diventa fuoco, fuoco di amore per gli altri, anche per chi ti ha insultato”.















Disarmata io m’odo

Disarmata io m’odo
pianger di te alle balze del destino
con le tempie di orrore musicate
con la mano odorosa
di un germoglio d’incontro non cresciuto.

Agile in te oscillava la memoria
del mio volto proteso. Ora diversa
è la vicenda rapida di Amore.

Questa lunga pietà che mi patisce
nelle membra confonde la freschezza
del mio pensiero attonito e veloce.

Non dilungarti troppo dal mio passo
quando sfioro le stelle.


Alda Merini
da Nozze romane 1954





da Piccoli Canti (di Alda Merini)

Se tutto un infinito
ha potuto raccogliersi in un Corpo
come da un corpo
disprigionare non si può l’immenso?


tratta da La presenza di Orfeo (Alda Merini)




Ora che vedi Dio (di Alda Merini)

Ora che vedi Dio
Se tu taci
Al di là del mare
Se tu conosci
L’ala dell’Angelo
Se tu lasci la madre terra
Che ti ha così devastato
Ora puoi dire
Che la terra del povero
La terra del poeta
È tutta insanguinata dalla solitudine
E ora che vedi Dio
Riconosci in te stesso
Il fiore della sua lingua.



Stagno di sogni (di Alda Merini)

Amore, getta la lenza
nel cuore degli anni profondi,
dove c’è stagno di sogni,
e vento di bramosia.
Nella cornice del volto,
in queste rughe che ho dentro,
tu troverai mille arpe
per delle corde gitane.
la folla che zingaresca danza
intorno ai miei libri
non sa che sapido sangue
scorre nelle Chimere
e lì dove cadde l’Audace
fiorirono mille destini:
un erpice di amore
che miete vittime ancora.



Alda Merini

So che un amore
può diventare bianco
come quando si vede un’alba
che si credeva perduta





Che fiore mi nasce sulla bocca


Che fiore mi nasce sulla bocca
appena mi guardi
e temi di essere spezzato.
Allagamenti improvvisi
sono i tuoi occhi ardenti
ma il fiore non vuole morire
rimane lì senza carne
ad aspettare la morte.





Occorre un amore grande

Occorre un amore grande
per viverti accanto, amor mio,
e cavalcare un destino
che e’ come un puledro avverso,
come una macchina astrusa.
E tu vorresti scendere,
guardare pascoli azzurri
e invece il destino bizzarro
sbatacchia le povere ali
e immiserisce l’amore.
Così quando è sera,
io mi adagio al tuo fianco
come vergine stanca,
né so cosa tu mi puoi dare,
né sai cos’io voglia dire.





Ah se almeno potessi (di Alda Merini)

Ah se almeno potessi,
suscitare l'amore
come pendio sicuro al mio destino!
E adagiare il respiro
fitto dentro le foglie
e ritogliere il senso alla natura!
O se solo potessi
corpo astrale del nostro viver solo
pur rimanendo pietra, inizio, sponda
tangibile agli dei
e violare i più chiusi paradisi
solo con la sostanza dell'affetto.

(da "La terra santa")

in foto: il poeta preferito 1888 di Sir Lawrence Alma-Tadema




Gaspara Stampa (di Alda Merini)

Inutile dare le proprie confetture a una bocca amara,
Gaspara, e le tue grazie che incantavano anche le muse
a un misero cacciatore di frutti
a un saltatore di piante,
per questo inaudito errore tu invocasti la morte
che ti ridesse la tua dignità.