martedì 24 agosto 2010

Tramonto di luna



Una giovane sera d’estate
mi raggiunge sulla riva di Rabac,
insieme al riflesso argenteo,
disteso tremulo nella baia
da una timida luna a metà
ad abbracciarmi in lieve brezza,
che sembra muoverla piano
verso la collina di Labin
a stemperare il suo chiarore
nel buio del bosco, fino ad ingoiarla
con il mio sguardo per lei,
lasciandomi dentro il desiderio
di rincorrerla dietro ogni altura
a cercarne gli ultimi bagliori.


Matteo Cotugno
tutti i diritti riservati
22-08-2010


giovedì 5 agosto 2010

Il tuo profilo


Il tuo profilo si stempera
nel mio abbraccio
a unire le anime
con lucchetti d’oro
senza più chiavi.

Vivo il tuo appartenermi
come una tela
vogliosa di colori
per creare con te
il dipinto più bello
da appendere nei corridoi
della nostra vita
e illuminarla
di felicità.

Il tuo profilo ora
è disegnato in me
a vivermi dentro
incancellabile.

© copyright 2010  Matteo Cotugno
disegno a penna nera su carta d' Amalfi su gentile concessione della mirabile artista Vanessa Pignalosa

Il dardo

Costeggio la pietra
incerto sui passi
indosso faretra
semmai tu mi amassi
son pronto a lanciare
un dardo nel cuore
per farmi baciare
ma senza pudore.

Sentiero di monte
raggiungo la fonte
che cura ferita
sospiro: guarita!
e scendo poi piano
ti prendo per mano
amando la luna
..io e te: che fortuna!




Matteo Cotugno
tutti i diritti riservati

mercoledì 4 agosto 2010

Aulico sentire



Aulico sentire in ventoso golfo
accende anime vibrandone cuori
alla vista ora di spiegate vele
che viaggiano su vite appese fuori
a strambare in oscure direzioni
verso mete disegnate negli astri.

Peregrino viaggio attende le anime
di chi spera sempre in facili approdi,
non si cura di ammainare le vele
nelle burrasche di mari insidiosi
pregando gli dei di avere clemenza
per la lor piccola mera arroganza.


© copyright 2010  Matteo Cotugno  “PoesiAnima”

martedì 3 agosto 2010

Il tuo viso


Il tuo viso ho visto
dolce nel sorriso
regalato al mio passare
veloce in motorino
sotto le tue luci.

Il tuo viso ho visto
spento nel dolore
di un’offesa vile
recata da un infame.

Il tuo viso ho visto
ora che ho purificato
il tuo onore
nel sangue caldo
del mio coltello
che lo ha trafitto
tra la folla
in fretta
affranto
son fuggito…
cosa ho fatto?


Matteo Cotugno
tutti i diritti riservati
03-08-2010

ispirato da un fatto di cronaca

Don, don, don


Chi ha spento le campane?
Io le sentivo sempre!
quel suono don, don, don
nella testa
quale testa, testa, testa?
L’ho persa!
Sì, hanno detto
che ho perso la testa, testa, testa!
Ma quante ne ho?
Una! E allora perché il mio cervello ne ripete tre?
Due di riserva? Ah, ah, ah!
Ce ne fosse una che si salva!
Tutte e tre insane, insane, insane!
Vivere così che senso ha?
Una compressa al mattino, una a pranzo
una a sera, una sempre, sempre, sempre!
Dissociato?
Ma da che, da cosa, da chi?
Da me stesso, sì!
Me stesso, stesso, stesso!
No!!!!!
Io mi dissocio da questa realtà!
Specie quando mi inganna! Come ora!
Che le campane non suonano
ma suono io, io, io!


Matteo Cotugno
tutti i diritti riservati
12-02-2010

domenica 1 agosto 2010

Soccorso

Un pianto, silenzio
un pianto, tutti fermi
un pianto, squarcia la polvere
un pianto, una bimba
un pianto, silenzio
un pianto, sento il mio battito
silenzio, non mollare ti prego
silenzio, datemi una torcia
silenzio, ho le unghie rotte
silenzio, un po’ d’acqua
un pianto… è viva
un pianto, arrivo da te piccola
un pianto, ti prendo
un pianto, il mio,
una gioia.




Matteo Cotugno
tutti i diritti riservati