Ascolta
quanto rumore discende
da quel brillare lontano
ascolta
come piangono argento
graffiando la volta
ascolta
l’assordare dei tonfi
morenti nel petto
ascolta
l’inarcarsi del cielo
alle suppliche vane
ascolta
i sussurri celati
fra questi fragori
… le tue risposte.
Matteo Cotugno
tutti i diritti riservati
Bellissima, Matteo. Versi che apprezzo e che partono dal linguaggio dell'anima e sono pausa di riflessione, di interrogazione assorta su se stessa. Complimenti
RispondiEliminaRapita...dalle tue pause...magnifico intercalare di toni a tratti surreali, altri sinfonici e assordanti...
RispondiEliminaVDC
Quanti sguardi, quante suppliche e battiti di cuore accoglie questo meraviglioso e immenso cielo...E in tutto questo fragore troveremo anche le nostre risposte...Semplicemente stupenda!!
RispondiEliminaVivo in un'altra dimensione quando leggo i tuoi versi e il tuo canto mi aiuta a sopravvivere nel mondo della solitudine.
RispondiElimina