mercoledì 27 luglio 2011

Ascolta



Ascolta
quanto rumore discende
da quel brillare lontano

ascolta
come piangono argento
graffiando la volta

ascolta
l’assordare dei tonfi
morenti nel petto

ascolta
l’inarcarsi del cielo
alle suppliche vane

ascolta
i sussurri celati
fra questi fragori

… le tue risposte.


Matteo Cotugno
tutti i diritti riservati


4 commenti:

  1. Bellissima, Matteo. Versi che apprezzo e che partono dal linguaggio dell'anima e sono pausa di riflessione, di interrogazione assorta su se stessa. Complimenti

    RispondiElimina
  2. Rapita...dalle tue pause...magnifico intercalare di toni a tratti surreali, altri sinfonici e assordanti...
    VDC

    RispondiElimina
  3. Quanti sguardi, quante suppliche e battiti di cuore accoglie questo meraviglioso e immenso cielo...E in tutto questo fragore troveremo anche le nostre risposte...Semplicemente stupenda!!

    RispondiElimina
  4. Vivo in un'altra dimensione quando leggo i tuoi versi e il tuo canto mi aiuta a sopravvivere nel mondo della solitudine.

    RispondiElimina