mercoledì 21 settembre 2011

A mio padre


Alla porta un bussare lento,
si apre, come da sola e sola
appare la sbiadita soglia
d’un viso appena accennato,
il “chi sei” di chi non ricorda
nemmeno più un figlio,
chiuso dentro gli occhi
come a strappare un lume
nel buio della sua notte.

Attraversa a piccoli passi
il precedere d’un abbraccio,
stupìto dal contatto
d’estranee braccia al collo,
ripetendo piano piano
il verso di un bambino,
rapito da un aquilone
che vola nella mente
senza più un filo.

“Che strana questa gente…
strano tutto quanto,
non ricordo niente!”

Matteo Cotugno
tutti i diritti riservati
20-09-2011




18 commenti:

  1. vuoto d'aria nella mente,
    un buco nero che inesorabile ruba i ricordi
    un buco nero che li allontana dai loro amori
    by Bruna

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  2. In una poesia cosi struggente, drammaticamente bella e doloroso, dove le parole ti muoiono dentro, ma non muoiono i sentimenti i pensieri, i ricordi, la devozione per un padre che è l'immagine di se stesso. Romano

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  3. Una lirica che non abbisogna di commenti, emozionante.
    Un saluto Tiziana

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  4. dolore nel dolore. per tutti coloro che vivono nell'impossibilità di ogni tutto. ed ogni sofferenza vive sotto il proprio cielo che sovrasta e soccombe.

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  5. L’ho letta con grande commozione, l’ho ancora riletta per non lasciarmi sfuggire la forma poetica che pure ne veste l’intenso significato. Riuscire ad esprimere in una poesia un tema così delicato e triste e nel contempo dare anche un'immagine incisiva e profonda, mi pare che sia un’ottima manifestazione d’amore, di un uomo,di un figlio e di un poeta. Pisano M

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  6. per oggi... giornata mondiale per la lotta al morbo di Alzheimer... dedico questa poesia a mio padre a tutti coloro che soffrono di questa malattia degenerativa
    Grazie immensamente per la stima e i commenti

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  7. ..una dedica alla persona che ti dette la vita, messaggio di gratitudine, orizzonti ormai chiusi, mente confuse di presente e passato...grazie Matteo di aver pensato oltre a tuo padre a chi soffre di questo male ai cari che non sanno darsi risposta.

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  8. Impresa tutt'altro che facile riuscire a dare un afflato poetico ad un tema cosi’ delicato, qualeil morbo di Alzheimer.
    Solo la forte sensibilità del Poeta, è riuscita a dare dignità poetica a questo argomento con estrema delicatezza.
    E’ una poesia struggente, drammatica, bella, ma altrettanto dolorosa.. le parole ti muoiono dentro, ma non muoiono i sentimenti i pensieri e la devozione per un Padre che è l'immagine di noi stessi…
    Un'ottima prova d'Autore per Matteo…
    mi è scesa una lacrima. Grazie, Matteo..(paola b)

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  9. la pena della perdita dei ricordi più cari, un mancanza di identità che getta nella solitudine più assoluta dove i soli compagni di viaggio rimangono i ricordi più ancestrali della loro vita....
    E' terribile... e tu lo hai saputo dire bene.. molto bene... grazie

    mariapina

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  10. E' un dramma, uno strazio,quando la mente di un genitore vacilla... Ho provato purtroppo questa amara realtà col mio caro papà.. Hai racchiuso in questi versi una terribile verità, con la delicatezza e con la solita bravura che ti distingue... Complimenti Matteo!

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  11. Il grande amore per il padre e...nel contempo il dramma dell'alzheimer. Quando si perde tutto...anche i ricordi diventa uno strazio per i famigliari assistere a questo degrado. Un tema difficilissimo trattato poeticamente e delicatamente da questo straordinario poeta. Plauso.

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  12. A MIO PADRE
    A volte ti penso
    ad un passo da me
    sicura che a voltarmi
    riuscirei perfino a vederti
    Come se mi chiamassi
    tralascio la mia fatica
    per ascoltarti
    per sentire la tua energia
    che mi pervade
    mi invade
    mi solleva
    e sfioro la tua anima
    in un abbraccio che
    adesso vorrei
    e che per vergogna
    non ti ho mai dato
    Il tempo
    si dilata
    la materia
    perde la sua consistenza
    e mi ritrovo
    con il viso
    fra le tue grandi mani
    care sensibili oneste
    Ma è come se a sfiorarmi
    fosse la tua luce
    e non lo trovo strano
    non mi sento pazza
    So che è possibile
    e ti prego...
    fa che io sia sempre pronta
    ad accoglierti
    che sempre io
    mi lasci cullare
    senza pormi il perché
    senza domandare
    quanto durerà
    né quando
    accadrà ancora
    e che niente possa
    mai distrarmi
    quando mi chiamerai

    VDC

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  13. Dramma dell’Alzheimer in questi splendidi versi di Matteo Cotugno.
    Perdere il filo della memoria, rapito da un aquilone che vola nella mente senza più un filo, e sorprendersi al contatto di braccia affettuose che appaiono estranee.Non riconoscere l’ abbraccio del proprio figlio “Chi sei? Che strana questa gente…strano tutto quanto,non ricordo niente!”
    Matteo i tuoi versi sono commoventi ed unici.Complimenti! Pira L.

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  14. Avrei tanto voluto vedere invecchiare mio padre, ed invece lui mi parla nel buio della notte, quando prima di coricarmi rivolgo al cielo i miei pensieri e qualche preghiera. Tu hai la gioia di vederlo invecchiare il tuo,ma il dolore di saperlo in quel suo mondo dove ti è difficile entrare per conoscerne bene i meccanismi sarà struggente. Hai trattato dignitosamente un tema doloroso, lo hai fatto come solo un figlio sa fare, un figlio che vive di poesia. Complimenti Matteo. Di Vona R.

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  15. Gentile Signore Cotugno,

    abbiamo letto con grande emozione le sue parole, i suoi sentimenti e la
    ringraziamo per il Suo dono.

    La Segreteria

    Federazione Alzheimer Italia
    Via Tommaso Marino, 7
    20121 Milano MI
    Tel. +39.02.809767
    Fax +39.02.875781
    email: info@alzheimer.it
    URL - http://www.alzheimer.it/

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  16. Meravigliose e dolcissime poesie, care a chi come me il padre l'ha perso prestissimo, ed è come se non l'avesse mai conosciuto.

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  17. Argomento delicato ,raccontato con parole emozionanti..malattia devastante non solo per chi ne soffre,ma per chi ama e si "vede" non riconosciuto...il “chi sei” di chi non ricorda nemmeno più un figlio.Le parti si capovolgono...il padre diventa un bimbo accudito con tanto amore dal figlio.
    Molto bella,dolce,toccante,commovente.
    Laura F.

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  18. GRANDE MATTEO, QUESTA POESIA DEDICATA A CHI TI HA DONATO LA VITA, E' BELLISSIMA E SVELA QUANTO AMORE HAI AVUTO PER LUI E QUANTO DOLORE TI HA PROCURATO VEDERLO NON RICONOSCERE IL PROPRIO FIGLIO, LE PERSONE CARE, NON RICORDARE NULLA E AVERE IL VUOTO NELLA MENTE; GLI OCCHI SMARRITI E STUPITI.............. MATTEO, E' UN GRANDE DOLORE CHE TU HAI VOLUTO SVELARE ATTRAVERSO QUESTE RIGHE DI GRANDE POESIA.

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