Sapere che ci sei
sul filo di matita,
in un mattino di nebbia,
sul tavolino
abbandonato
di un parco lontano,
fra le foglie distese
in un letto disperso,
nel sentiero digiuno
di cammini accostati.
Sapere che ci sei
nell’immensità
di tutta questa solitudine
sconvolge il respiro,
annegandolo nell’anima
per sempre.
Matteo Cotugno
23-12-2015
inedita-diritti riservati
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