domenica 17 febbraio 2013

Amo



Amo
e a volte mi spavento
di quest’amare senza condizione,
vertigine di cielo e di tormento,
appeso ai tuoi sorrisi e alle braccia
tese a guidarmi gli orizzonti
inabissando tutti i miei timori.

Amo
quando sospeso com’estraneo
dal mio stesso corpo, come morto,
mi guardo dall’alto e poi sorrido
a tutti i limiti di cui sono centro,
imbarazzato fra i dogmi della fede
e l’immenso di un amore ancor più grande.

Matteo Cotugno
tutti i diritti riservati

Nessun commento:

Posta un commento