sabato 24 settembre 2011

Delusione



Assente al mio appuntamento,
giro spaesato nella piazza
cercandoti ancora e ancora,
tra mille volti in cammino
fra tanti cuori frettolosi,
e nessuno si accorge
che fermo davanti Sant’Agostino,
mi luccicano gli occhi
di delusione immensa.

Mi stringo nel cappotto
ma tremo in me lo stesso,
ed entro timido in chiesa
a cercare il divino Compianto,
deposto fra le pie donne
a porgli i mille quesiti
che mi squarciano l’Anima,
consapevole come sempre
di non ottenerne risposte.

Avverto il profumo di cera
invadere ogni ragione
e rapito, guardo lo strazio
d’un Uomo morente,
disteso inerme fra noi
a respirare il sangue
dei nostri peccati ameni,
e confronto le mie pene alle Sue
vergognandomi infinitamente.

© copyright 2010 Matteo Cotugno
dal mio libro "PoesiAnima" (Selezione Premio Poesia Alessandro Tassoni 2011)

nella foto: compianto in terracotta di Antonio Begarelli 1524-26 chiesa di
Sant'Agostino.


questa poesia è stata esposta nella mia personale "Silloge per il Museo"  settembre 2010 presso il Palazzo dei Musei di Modena

9 commenti:

  1. `versi che graffiano l' anima..riga di pianto una lacrima il volto, provo anch' io vergogna,sentita profondamente. Scritta con maestria, notevole!..grazie!

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  2. splendida la tua lirica, Matteo..
    solo quando il mondo ci crolla addosso… allora .. riflettiamo…
    e volente o nolente soppesiamo la croce che ci appartiene… (paola b)

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  3. Quando ci troviamo a vivere un dolore, questo ci sembra insopportabile, del resto siamo solo uomini, con tutte le nostre debolezze..ma volgendo lo sguardo a Chi, ha conosciuto è sopportato il vero dolore del mondo, ci rendiamo conto, che le nostre sono solo miserie.
    La mia è una considerazione, perchè, la tua splendida poesia, non ha bisogno di nessun commento, è un altro gioiello della tua collezione.
    Grazie, Ilde

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  4. mi è venuta la pelle d'oca....
    questo raffronto con gli strazi di Gesù... ma non solo, basterebbe pensare a tutti quelli per cui la vita è iniziata come negazione della stessa e devono capire, imparare a guadagnarsela anche nelle cose più elementari, quelle che dovrebbero essere diritti acquisiti... allora ci si vergogna anche di ritenere problemi le nostre contrarietà giornaliere.. bellissima, Matteo, grazie

    mariapina

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  5. Solo chi ha fede può fare questo confronto..tutto non succede per caso..la fede ci aiuta a superare l'insuperabile... Bellissima Poesia Matteo... Grazie!

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  6. Una lirica meravigliosa, densa di significato... Non dovremmo mai dimenticare quant'è piccolo un nostro momento di sofferenza, se raffrontato al sacrificio estremo di Chi si è caricato tutto il male del mondo sulle spalle, senza un lamento! Un vero esempio di Fede, di rispetto e umiltà....Grazie Matteo♥ Marina

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  7. Entra nella carne e palpita come materia lavica....

    ..mi scuso anticipatamente se non potrò leggerti nei prossimi giorni....ho chiuso la bacheca perchè devo ricoverarmi per un piccolo intervento e non so quando rientrerò...
    VDC

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  8. Cercare fra la folla la persona che si ama , rimanere delusi e provare dolore per l’attesa vana, è umano. Sacrificarsi per l’umanità intera presuppone l’esistenza di caratteristiche che vanno oltre . Matteo Cotugno dedica questa bellissima composizione al sentimento che si prova quando si rimane delusi,e descrive il senso di smarrimento ed il profondo dolore conseguenti. Passa quindi a raffrontare questa piccola ferita con la sofferenza provata dal Cristo morente e, dopo breve riflessione, riesce a comprendere l’abisso tra le due situazioni vergognandosi infinitamente di sé stesso. Complimenti Matteo! L.Pira.

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  9. la poesia è un balsamo per l'anima,la manna nel deserto dell'anima,le lacrime saturano la sete di vita, di riscatto,. di giustizia, attonici verifichiamo lanostra nullita' se ce ne fosse bisogno...........

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