lunedì 14 novembre 2011

Allo specchio


La mia bocca tace
a vedermi così,
barba incolta
in mille pensieri
del quotidiano essere,
poco tempo per me,
per il mio rasoio,
poca voglia di me,
per la mia sfida,
relitto riflesso
nello specchio
a ripensarmi vivo,
a svuotarmi nel lavabo
come dall’incubo
di me stesso.

La mia bocca tace
su questo io-non io,
meglio così.

Matteo Cotugno
inedita
7-6-2010

in foto "La riproduzione vietata" di René Magritte

4 commenti:

  1. Spero non sia tu il relitto riflesso nello specchio, no non credo! In questi tristissimi, seppur bei versi, si presenta un uomo stanco, apatico e rassegnato al vivere quotidiano della propria esistenza. La bocca non proferisce parola, muto sta nel non riconoscersi in quell'immagine di se stesso che lo specchio riflette....Se la sua bocca decidesse di parlare cosa direbbe a quell'immagine quasi irreale?...........Mariapia

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  2. Questo tuo viaggio nell'io sempre seminasosto
    è un capolavoro d'emozione e parole
    Una composizione peetrante e autentica
    Toni stupendi
    Cristina..

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  3. Mamma mia...svuotarsi nel lavabo...Dio come la sento mia questa espressione, come vorrei averla usata io per descrivere il vomito interiore che spesso generiamo a noi stessi...VDC

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  4. Sono momenti, sono giornate in cui siamo i relitti di noi stessi, in cui la tristezza sembra l'unica ed incostrastata regina. Ci rassegniamo all'apatia ci chiudiamo nel più assoluto mutismo stentando a riconoscere perfino la nostra immagine allo specchio. Sono momenti, comuni a tutti caro Matteo, solo che un poeta, rispetto ad altri, ha la fortuna di metterli in versi ed in quell'istante svuota del superfluo la propria anima. Fortunato chi poi li legge, chi si riconosce e chi, con un pò d'impegno, li traduce in positività. Di Vona

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