martedì 8 novembre 2011

La terra



La terra inghiotte sogni,
vite in attesa,
transiti di sospiri,
rimescolii di vie
che accennano futuri,
incroci di occhi
in arcane svolte.

Inesorabile baratro
d’incoscienza illuminata
appena appena dal franare
sentendone la fine
in gola,
un palpito di speranza
si estende oltre
il nostro limitare.

Matteo Cotugno
inedita -  diritti riservati


foto di Ansel Adams

6 commenti:

  1. Insuperabile
    E' di una bellezza..
    tangibile reale intensa e
    nel contempo eterea e quasii severa
    Molto molto apprezzata
    Cristina

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  2. La speranza è la fiamma che arde in tutti i cuori anche quelli più aridi di fede..la vita si srotola ...in poche righe ...Namastè!

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  3. Splendida, di non facile impatto, ma veramente di grande bellezza!! Quel filo di speranza finale cancella la malinconia iniziale. Profonda e coinvolgente!
    Cinella

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  4. La terra è dunque la bara che si spalancherà la notte dell'Apocalisse?
    VDC

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  5. La trovo superbamente bella ed intensa, pur non negando la tristezza del contenuto.La terra.. l'unica vera realtà che rimane dopo aver ingoiato i nostri sogni,la nostra stessa vita,seppur un barlume di speranza è sempre l'ultimo a morire.
    A volte, mi dai del filo da torcere, lo ammetto, non so se ho interpretato bene il tuo sentire... ma quanto interessante nelle tue poesie, come questa, un pò enigmatica, ma singolare proprio per questo.
    Pisano

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  6. Una poesia che lievita, che cresce, nonostante la velata malinconia verso una speranza finale. In essa traspare il sentimento che se pur pacatamente chiede di essere espresso e ricordato. Affascina il palpito della vita tra "la terra che inghiotte sogni". E' il mistero della bellezza della natura che insiste nell'affascinarci se non ci lasciamo sconfiggere dalla quotidianità. Di Vona

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