lunedì 9 maggio 2011

Alloro e cuffie



Pagine di tempo e sudore e tempo,
sdrucendo poltrone di vecchi cespiti
nel buio d’una camera senza rumori,
se non il ringhio di auto frettolose.

Pagine di tempo e vita spesa chiuso
a digerire concetti senza denti,
inghiotti interi per far prima
al voluto traguardo di un alloro.

Pagine di respiri e numeri,
sospiri e sbuffi, stringato in anfratto
ammorbato da muffa e delusione,
immerso nel brillare di monitors.

Pagine di finestre appese appena,
sprofondate nell’anonimato di condominio,
ammutolito dal vocìo sommesso
di operatore imperlato da falsi sorrisi.

Matteo Cotugno
Tutti i diritti riservati
09-05-2011

dedicata a tutti quei giovani che dopo aver conseguito una laurea sono costretti a sopravvivere nei call centers lavorando part time e comunque in condizioni di mero precariato.


8 commenti:

  1. Quel tempo che perdesti, chino su libri, scartoffie, chiedersi chi sarà il tuo continuo, non sapere cosa produrrà, in mano la vita, tanto da fare, nutri di note scritte l'animo, mentre vorresti nutrirlo di lavoro è fatica, è dopo riposare le membra stanche, ed essere soddisfatto di essere riuscito a vincere, vincere...
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  2. La delusione...che si fa amarezza...un'amarezza che fa da padrona..e..morde mente e cuore..compagna assidua di giorni tutti uguali..grigi ed indifferenti...lontani e quasi dimentichi di quegli altri giorni....quelli delle sudate carte...quelli spesi al buio...inghiottendo avidamente concetti...ma con un anelito di speranza...quello di raggiungere la meta...il traguardo...
    Molto bella...reale ed attuale..mette in evidenza la tua grande versatilità..Complimenti ...caro Matteo
    Ilde d'Orlando

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  3. Tristemente veri e molto critici questi versi di Matteo Cotugno ci portano a riflettere sulla precarietà della situazione di vita dei ragazzi che lavorano nei call centers in condizioni di estraneità , più per costrizione che per scelta.” Pagine di tempo e vita spesa, chiuso a digerire concetti senza denti, inghiotti interi per far prima al voluto traguardo di un alloro”. Composizione poetica di grande originalità.Complimenti Matteo! Luisa P

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  4. Capisco benissimo questa triste situazione perché anche mio figlio (laureato in scienze politiche con ottimi voti) ha lavorato nei call centers e adesso... svolge ancora un lavoro precario. Penso che ci dovremo ribellare a questo stato di cose anche perché esistono dei...privilegiati che vengono assunti nei posti pubblici per RACCOMANDAZIONE o...ancora peggio perchè pagano. Specialmente al Sud questa è una piaga che non si riesce a debellare e la parola meritocrazia è una grande "sconosciuta"
    Sara Ac.

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  5. La delusione...che si fa amarezza...un'amarezza che fa da padrona..e..morde mente e cuore..compagna assidua di giorni tutti uguali..grigi ed indifferenti...lontani e quasi dimentichi di quegli altri giorni....quelli delle sudate carte...quelli spesi al buio...inghiottendo avidamente concetti...ma con un anelito di speranza...quello di raggiungere la meta...il traguardo...
    Molto bella...reale ed attuale..mette in evidenza la tua grande versatilità..Complimenti ...caro Matteo
    Ilde

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  6. Oggi come oggi si studia solo per se stessi, studiare per migliorare la e diventata una falsa utopia, e angosciante studiare tanto e ritrovarsi con un niente tra le mani, tutto questo amico caro fa solo rabbia, per i giovani innanzi tutto non c'è un domani. Romano da Milano

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  7. Molto diretti ed incisivi i tuoi versi, che sottolineano il disagio quasi comune dei ragazzi d'oggi, meritevoli magari, proprio di quell'agognato alloro..
    Come sempre eccezionale, e versatile..
    grazie caro Matteo
    i. d'or

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