Il ducetto s’è abbacchiato
a Milano l’han trombato,
la Moratti fa l’arpia
e a gioire è Pisapia,
accusato di ogni male
dall’ignobile rivale:
zingaropoli e saharia
era un mostro Pisapia!
Or che l’hanno ormai votato
Silvio il burka s’è comprato,
la vergogna lo attanaglia,
perde faccia e la battaglia.
Poi a Napoli è anche peggio,
seppellito dal dileggio
di miracoli promessi,
lui credeva ch’eran fessi:
poverini sti terroni,
me li compro coi soldoni,
la monnezza poi la sposto
con l’esercito ch’è tosto,
gli abusivi mi arruffiano
col condono ch’è mai vano...
De Magistris han votato,
l’avversario pernacchiato!
ore 17.00 del 30-05-2011
MATTEO COTUGNO
tutti i diritti riservati
MATTEO COTUGNO
tutti i diritti riservati
davvero una satira eccezionale,complimenti
RispondiElimina.............. si gode................
RispondiEliminaahaha divertentissima... inoltre scritta mirabilmente... grande Matteo!
RispondiEliminaVerSo
bellissima poesia... due strofe da dodici versi ottonari in rima baciata... meraviglioso spasso poetico!!!
RispondiEliminaGiulio B.
NO ALLA LEGGE BAVAGLIO
RispondiEliminaTale proposta di riforma legislativa, che il Parlamento italiano sta discutendo in questi giorni, prevede, tra le altre cose, anche l'obbligo per tutti i siti web di pubblicare, entro 48 ore dalla richiesta e senza alcun commento, una rettifica su qualsiasi contenuto che il richiedente giudichi lesivo della propria immagine.
Purtroppo, la valutazione della "lesività" di detti contenuti non viene rimessa a un Giudice terzo e imparziale, ma unicamente all'opinione del soggetto che si presume danneggiato.
Quindi, in base al comma 29, chiunque si sentirà offeso da un contenuto presente su un blog, su una testata giornalistica on-line e, molto probabilmente, anche dal mio blog di poesia satirica, potrà arrogarsi il diritto — indipendentemente dalla veridicità delle informazioni ritenute offensive — di chiedere l'introduzione di una "rettifica", volta a contraddire e smentire detti contenuti, anche a dispetto delle fonti presenti.
questa mia poesia satirica è stata censurata dal sito Scrivere e da un gruppo di psuedoartisti... dimostrando che purtroppo esistono ancora persone che non sono in grado di comprendere la satira come forma artistica oltre a non avere alcun rispetto per l'Art. 21 della nostra Costituzione sulla libertà di espressione... vorrei invece ringraziare la redazione del sito letterario La Recherche per la bella recensione e i complimenti ricevuti su questa composizione.
RispondiEliminanaturalmente ho immediatamente preso le distanze da questi soggetti censori ritirando ogni mia composizione dai suddetti siti... preferisco essere presente dove c'è libertà di espressione e competenza...