giovedì 17 novembre 2011

Vecchio carrubo



Il vecchio carrubo muore
sulla salita amica dei mattini,
pende nelle sue inutilità
ora, ignorato dal vento,
scolpisce la presenza negli occhi
di passanti distratti,
come lapide di vita
trascorsa.

16-11-2011
Matteo Cotugno
Inedita - diritti riservati

7 commenti:

  1. Hai messo tanto tanto "Io"
    in questo amato carrubo
    Lo si percepisce
    E' il cuore che scrive...
    Cristina

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  2. Solo un animo gentile è capace parlare con gli alberi... Bella, bella
    Vera

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  3. Un'effige...grande il mio rispetto...VDC

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  4. Triste e solitaria immagine di un antico albero che lega il nostro passato al presente. Mi ha fatto riandare indietro con gli anni quando, bambina, masticavo e succhiavo i suoi baccelli dal gustoso sapor di cioccolata. Un albero dimenticato,come qualcuno che si è amato e apprezzato...e che ora ci è del tutto indifferente!! Grazie Matteo questa tua poesia è particolarmente bella in tutta la sua tristezza. Mariapia

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  5. Bellissimi versi Matteo, brevi e intensi che lasciano il segno. Grazie!

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  6. La figura dell'albero dimenticato, malgrado ancora tanta dolcezza nei suoi frutti , mi fa sentire il forte rimpianto del tempo che fu e l'amara nostalgia degli anni giovanili e spensierati che non ritorneranno. Struggente, mi ha veramente toccato il cuore...grazie Matteo per questi versi tanto malinconici e belli Marina P.

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  7. l poeta descrive in modo mirabile l’immagine della fine vecchio carrubo, adagiato a terra sulla salita amica dei mattini. Pur raccogliendo in sé il ricordo del tempo trascorso, giace ormai morto ed ignorato dal vento e dai passanti distratti.
    Bellissimo testo poetico! Complimenti Matteo! Pira

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