domenica 4 dicembre 2011

Fermo

Scorrono veloci ai lati
sagome sfumate di alberi,
il paesaggio m’ingoia
avanzando sulla strada,
ho voglia di smarrire
ogni nuvola su di me,
premo sull’acceleratore
fino in fondo
a sentire i pistoni
straziarsi di sforzo
e il rombo del motore
infrangere l’irreale abbraccio
dei campi muti nelle foschie,
immobili lenzuola di pace
sul mio corpo
fermo, ora.

Matteo Cotugno
inedita - diritti riservati
03-12-2011





4 commenti:

  1. Gli automobilisti quando entrano in macchina non devono dimenticare le normative stradali, l'automobile e una grande invenzione, ma è anche uno strumento di morte, gli automobilisti, specialmente i giovani, non devono dimenticare di rispettare la propria incolumità e ancor più quella degli altri quando sono alla guida, il guidatore deve sempre essere cosciente, deve stare lontano dagli alcolici e dalle droghe, non devono commettere l’errore di sentirsi quando sono alla guida i padroni assoluti del mondo, proprio quando uno si crede un padreterno diventa dannoso pericoloso per la società e per la loro stupidità lasciano sulle strade corpi senza vita, ciao Matteo spero che i giovani si amino e prendono visione che la vita è preziosa per tutti. Romano

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  2. Davvero rende l'idea della sensazione che si prova nella solitudine,perchè io ci leggo questo.

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  3. Quando si è affranti dal dolore procurato da varie circostanze, si sente il bisogno di sbarazzarsi di ciò che produce malessere, contrizione...Di solito è il nostro corpo che reagisce a queste situazioni in tanti modi...ma....molte volte....possiamo soccombere e possiamo rimanere lì FERMI, MUTI... Potrà, certe volte, questo mutismo, rappresentare un periodo di meditazione, di riflessione alla ricerca del vero senso della vita....ed ecco che quelle "bianche lenzuola", come per magia, possono procurare TANTA PACE.... In fondo, se non "si muore", non possiamo rinascere.... Complimenti Matteo
    Lucia T.

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  4. grazie a tutti per averla apprezzata e per la stima

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