lunedì 9 gennaio 2012

Conscio



Verso innumerevoli viaggi,
protratto in vagabondare infinito,
il mio pensiero si spinge oltre
per mete e confini insperati,
esplorando la consapevolezza
del mio essere umano e limitato
dinnanzi a te, infinito mondo,
che vivo e respiro a tratti
come agonizzante malato.

Conscio ora del mio poco,
non riesco nemmeno a gridarlo,
non riesco neanche a farlo capire,
tradendo la mia voce
in parole scritte a mano.

Spero di sbagliarmi
ma vivo d’illusioni,
perché sono così poco
rispetto all’infinito,
da sentirmi nulla
e mi tormento.

29-03-2010
© copyright 2010 Matteo Cotugno
tratta dal mio libro PoesiAnima (Selezione Premio Poesia Alessandro Tassoni 2011)


foto di mia proprietà: panorama dalla vetta dei sassi di Rocca Malatina nel Parco del Frignano


3 commenti:

  1. Splendidi versi cantano il perdersi della mente del poeta per mete e confini insperati nella consapevolezza dei propri limiti. Pira L.

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  2. Sei un grande che sa spiegare l'animo umano.

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