Chi sei, tu che non parli
ma disegni ogni parola
sui miei fogli?
Chi sei, tu che senti
ogni mia lacrima
anche se non piango?
Chi sei, tu che al buio
raggiungi ogni mio cielo
senza fermarti?
Chi sei, tu che ami
anche nelle ferite
perché sai perdonare?
Chi sei, tu che esisti
dentro i miei limiti
ma non ne hai?
Chi sei
tu…
se non la mia anima,
la mia profonda
e vicinissima
anima.
Matteo Cotugno
Inedita – diritti riservati
07-05-2012
Un dialogo a tu per tu con l'intima propria essenza...Saremmo solo un involucro senza la parte pensante e percettiva che in realtà è l'unica che possa davvero distinguerci dagli altri...Mi è piaciuto molto il modo in cui ci riveli ( solo nella chiusa) la veste della tua interlocutrice... Non ti nascondo infatti che inizialmente pensavo stessi parlando con Dio...
RispondiEliminaVDC
Bellissimo questo dialogo pieno di domande cui rispondi con certezze e solo alla fine ci fai sapere che stai parlando con il tuo intimo più profondo! Bella davvero Matteo,e mi sembra molto bello il commento dell'anonimo qui sopra!
RispondiElimina...quando si parla con la propria anima si parla con Dio..è comunque una preghiera rivolta a quella parte di se stessi che coincide con l'immenso...
RispondiEliminail cervello chiede all'anima chi sei tu?....l'anima rispnde sono la parte di che ama anche nel dolore...
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