Sono venuto a trovarti,
non riesco a trattenere
le mie braccia dallo sradicare
il coperchio della tua bara
per accedere al poco di carne
rimasta di te,
mummificata
nei tuoi capelli lunghi,
emaciata, non vedo
la tua anima nelle orbite vuote,
ma ti stringo a me
sollevando dal cuscino
il tuo busto inerme,
basculante nel vestito
troppo largo ora per te,
scheletrica mia donna,
la tua polvere invade
i miei mesti polmoni
con odore di morte,
che si fa vita nei gesti,
giocando a nascondino
col putrido destino
di un uomo che
non si rassegna mai.
© copyright 2010 Matteo Cotugno “PoesiAnima”
non riesco a trattenere
le mie braccia dallo sradicare
il coperchio della tua bara
per accedere al poco di carne
rimasta di te,
mummificata
nei tuoi capelli lunghi,
emaciata, non vedo
la tua anima nelle orbite vuote,
ma ti stringo a me
sollevando dal cuscino
il tuo busto inerme,
basculante nel vestito
troppo largo ora per te,
scheletrica mia donna,
la tua polvere invade
i miei mesti polmoni
con odore di morte,
che si fa vita nei gesti,
giocando a nascondino
col putrido destino
di un uomo che
non si rassegna mai.
© copyright 2010 Matteo Cotugno “PoesiAnima”
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