Le tue falangi mi sfiorano il viso,
come bacchette magiche a disegnare
ricordi lontani, sepolti da tempo,
insieme alla tua carne, amore mio.
Ho conservato tutto di te,
saperti fra quattro legni
era non vivere per me.
Ora sei qui, ricomposta dolcemente,
ossa per ossa sul nostro letto,
ti sento vicina e viva,
anche quando ti guardo negli occhi
e sprofondo nelle tue orbite vuote,
proprio come in quei laghi
in cui mi perdevo tanti notti fa,
accarezzandoti i capelli
e baciando ora lievemente il tuo teschio,
sulla mandibola aperta in sorriso eterno.
Il mio amore rifiuta la tua assenza,
ti cerca in ciò che resta di te
a unirlo alla nostra anima
per viverti ancora e per sempre.
come bacchette magiche a disegnare
ricordi lontani, sepolti da tempo,
insieme alla tua carne, amore mio.
Ho conservato tutto di te,
saperti fra quattro legni
era non vivere per me.
Ora sei qui, ricomposta dolcemente,
ossa per ossa sul nostro letto,
ti sento vicina e viva,
anche quando ti guardo negli occhi
e sprofondo nelle tue orbite vuote,
proprio come in quei laghi
in cui mi perdevo tanti notti fa,
accarezzandoti i capelli
e baciando ora lievemente il tuo teschio,
sulla mandibola aperta in sorriso eterno.
Il mio amore rifiuta la tua assenza,
ti cerca in ciò che resta di te
a unirlo alla nostra anima
per viverti ancora e per sempre.
Matteo Cotugno
© copyright 2010 “PoesiAnima”
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