martedì 13 marzo 2012

Decomposto



Affondo le mani nella terra
a cercare il mio corpo,
relitto decomposto da ospiti
diligenti e vivi.

Non restano che ossa scure
e abiti gonfi di polvere,
nostro destino, polvere
e nulla che valga la pena conservare,
nemmeno l'idea di me,
come uomo che ha vissuto
intervallo di tempo inutile
tra la vita e il nulla.

Attendo una visita
sul prato di sopra
adornato di piante e fiori
per asciugarti il pianto
e dirti... è inutile,
io non esisto qui
...vivo dentro te.


Matteo Cotugno
© copyright 2010 “PoesiAnima”

Il preparato mostra una testa di uomo in avanzato stato di decomposizione, opera del ceroplasta siracusano Giulio Gaetano Zumbo (1656-1701). È stata eseguita nell'ultima parte del XVII secolo e costituisce un vero e proprio capolavoro artistico oltre che un attento studio anatomico. Quello contenuto all'interno della testa è un cranio vero, come è stato provato da esami radiografici eseguiti in anni recenti, di un uomo dell'età di circa 25 anni.

Nessun commento:

Posta un commento